giovedì 8 novembre 2012

A3 Report e gestione dei progetti in una pagina

Una pratica sperimentata da tempo in Toyota, e che ho avuto modo di sperimentare personalmente con soddisfazione, è quella chiamata Report A3.
Organizzare su un unico foglio, in questo caso un foglio di dimensione A3 (ovvero il doppio di un foglio tradizionale in formato europeo A4) disposto orizzontalmente, tutte  le informazioni riguardo ad un problema, alla sua analisi, alle azioni correttive e relativo piano di implementazione delle stesse, graficamente.

Un foglio A3 misura 297 mm per 420 mm.

Un tipico esempio utilizzato nelle aziende che adottano metodologie di produzione snella (Lean) e Six Sigma è il seguente

Io ho utilizzato una versione del medesimo concetto per la gestione dei progetti con un foglio in Excel e nella sua versione stampabile su foglio A3.

Handout del corso Gestione di progetto con un foglio tenuto da Paolo
Credo che la semplicità paghi.

Come tanti professionisti con esperienza informatica ho la tendenza a ricercare soluzioni in programmi software. Ma i benefici di utilizzare strumenti software di project management, in termini di miglioramento delle performance personali e del team,  sono spesso discutibili. 

Invece strumenti visuali e sintetici, seppure richiedano una certa maturità e profondità per la loro realizzazione e strutturazione, poi risultano semplici e snelli nell'uso quotidiano e semplificano la comunicazione.

Chissà quante aziende in Italia utilizzano strumenti come questi?  Se qualcuno ha la risposta o esempi da condividere sono qui in ascolto.




domenica 22 gennaio 2012

iBooks Author - libri interattivi e formazione

Giovedi' 19 Apple annuncia il rilascio di uno strumento gratuito di creazione di libri interattivi per iPad destinato forse a rivoluzionare il mondo della formazione scolastica.

Sicuramente un'ottima iniziativa di progettare e regalare uno strumento di produzione ed una piattaforma di distribuzione globale di contenuti informativi per vendere un numero esorbitante di nuovi apparecchi elettronici come iPad.


Reinventare i libri di testo, rendere possibile a chiunque la produzione di libri di testo interattivi e la distribuzione a livello globale apre numerosi scenari e possibilita' per chi sapra' coglierle.

Ho scaricato e iniziato a studiare questa nuova opportunita'. Per ora mi interessa condividerla.




venerdì 9 dicembre 2011

L'importanza delle mani

Ho trovato questo video sul nostro futuro digitale:


Credo che effettivamente questo sia quello che ci aspetta. E' l'evoluzione delle attuali interfacce utente. 
Molte aziende stanno lavorando per realizzare questo futuro "digitale". 

In effetti, a pensarci bene, è fin troppo "digitale". Sembra che tutto finisca con l'interazione basata sul "dito". 
Il futuro qui rappresentato è troppo immateriale. Dimentica la mano dietro al dito. Dimentica la materialità del corpo. 
Gli strumenti dell'uomo sono degli amplificatori delle potenzialità dell'uomo. E questo futuro, per quanto affascinante a prima vista, pone dei problemi su cui riflettere.
Il video che ho trovato non ha la prospettiva del futuro che vorrei. E' troppo limitato. Uno sfiorare continuo di superfici e una visualizzazione di dati non manipolabili e difficili da sentire.

Le mani invece sono molto di più del dito. Le mani sentono e le mani manipolano. Le mani sentono molte sensazioni e il nostro cervello è capace di integrarle. Quando apro il tappo di un barattolo di marmellata questo fa resistenza. Per chiuderlo devo essere preciso e posizionarlo correttamente. Quando costruisco modellini devo plasmare della materia, che obbedisce ad una serie di forze di natura che il mio corpo da sempre ha imparato a conoscere.

Credo che sia importante pensare anche ad un futuro diverso per le interfacce con la realtà che ci circonda.

Indagherò su cosa stanno pensando i maestri dell'interazione uomo macchina. Per ora quello che ho visto è una estensione di quello che vedremo nei negozi a natale o poco più... 

Siamo solo agli inizi del secolo delle interfacce. 


martedì 22 novembre 2011

Visualizzare la spesa pubblica

Sto per iniziare un progetto personale su come visualizzare dove vanno i miei soldi pagati in tasse.

Sull'onda del lavoro svolto all'estero da persone che come me si dilettano di visualizzazione inizio il mio progetto documentandomi.

Un esempio che non mi lascia però del tutto convinto è questo

WhereDoesMyMoneyGoes

Manca la proporzione tra le immagini e la spesa e alcune icone sono difficili da interpretare o ambigue.

Ad ogni modo val la pena di considerare OpenSpending e considerare in loro una potenziale fonte di elaborazione grafica.

Ho trovato il daset dal 1996 al 2008 per l'Italia del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo economico italiano.

Sinceramente preferisco il lavoro di Jeff Backman  http://www.deathandtaxesposter.com/ che lo vende su Amazon.

Se vedete qualcosa di interessante e di simile in giro.... segnalatemelo!


martedì 8 novembre 2011

Una presentazione degna di nota

Ho visto questa presentazione dello stato americano dello Iowa

Oltre che per il contenuto mi piace come è stata realizzata questa presentazione. Riflette tutti i principi espressi nel libro Reasonate di Nancy Duarte.

Vale la pena di vederla più volte per analizzare come è stata realizzata.

Un buon lavoro.

venerdì 4 novembre 2011

Split - una storia d'amore

Questo video, Splitscreen: una storia s'amore, molto romantico e molto carino mi ha davvero colpito.
La storia e l'idea contano più della tecnica.


Splitscreen: A Love Story from James W Griffiths on Vimeo.

giovedì 20 ottobre 2011

Superfici per pensare visualmente

Quando si inizia a praticare un po' le tecniche di visualizzazione si desidera avere a disposizione ampie lavagne su cui poter disegnare. I fogli A3 non ti bastano piu'. Quando vai in aula devi avere idea delle dimensioni diverse e abituarti a formati a cui non siamo abituati.

Comprai la mia prima lavagna ormai una decina di anni or sono. Era di quelle bianche con i pennarelli a secco e la usavo principalmente per gestire lo stato di avanzamento dei progetti e per schematizzare le idee con i miei colleghi. Anche quando ho iniziato a lavorare da remoto la lavagna mi e' sempre rimasta nel cuore. La mia scrivania su cui lavoro e' dipinta con una vernice arancione con vernice lavagna per i gessetti. Ma in effetti non li uso piu' di tanto i gessetti. Non mi piace la sensazione del gesso sulle dita.

Da anni anelo a quelle mitiche pareti che avevo in Sun Microsystems nel campus di Broomsfield a nord di Denver. Intere pareti su cui scrivere liberamente ed erano pure magnetiche.

Mi sono informato ed esiste una vernice chiamata Idea Paint, che adesso importano anche in Italia, con la quale e' possibile dipingere qualsiasi parete o superficie e renderla scrivibile e cancellabile come una lavagna a secco. Peccato che sia roba per ricchi...

Ad ogni modo anche la vernice non e' quello che fa per me. A me piace avere delle superfici mobili.

Certo che da quando c'e' in commercio una pasta adesiva (Patafix e prodotti succedanei) che non rovina le pareti qualsiasi parete puo' diventare una parete scrivibile appendendo con questa pasta i classici fogli 70x100 delle cosidette lavagne mobili.

Ad ogni modo quando vidi le lavagne della tedesca Neuland orientabili in orizzontale, cosi' come si conviene a chi disegna mappe mentali e visualizza spesso come me, fui tentato di ordinarle, finche' non vidi il prezzo: 898 euro!

Le lavagne in genere sono costose, sono difficili da spostare e pesanti.

Per cui oggi mi sono deciso a risolvere il problema basandomi su un paio di buoni consigli di David Sibbert e di qualche anziano artigiano.

Ed ecco che con meno di 40 euro ho una superficie da disegno di 240 cm x 120 cm che posso estendere a piacere di altri 120 cm investendo altri 20 euro (probabilmente anche meno)...

E per realizzarli ho impiegato meno di un'ora per tutti e due.


Questo cavalletto e' pieghevole, leggero e trasportabile. Sulla lavagna posso appendere fogli con le puntine rimovibili e posso attaccare anche i lunghi fogli della carta da plotter se voglio.

Li iniziero' a sperimentare presto.

Ma volevo condividere questa esperienza e magari ricevere suggeriementi su come migliorarla, dove trovare buon legname prelavorato a basso costo